IL VOLO DI ICARO
Crediti:
drammaturgia e regia Daniela Nicosia
con Labros Mangheras e Vania Bortot
luci e suono Paolo Pellicciari
scene Gaetano Ricci
costumi Silvia Bisconti, Atelier Raptus & Rose
coreografie Clara Libertini
assistente alla regia Lorena Casol
produzione Tib Teatro
Un papà e suo figlio. L’alchimia di un legame profondo che dalla prima infanzia ci accompagna per tutta la vita. Nella nostra storia il papà si chiama Dedalo, fa l’inventore e passa ore e ore rinchiuso nel suo studio, mentre il piccolo Icaro, il figlio, occhioni azzurro cielo spalancati, lo osserva curioso, discreto e a tratti indiscreto… Aspetta Icaro, come ogni bambino, aspetta il tempo che il papà potrà dedicargli… aspetta la passeggiata della sera sulla scogliera, insieme, papà e figlio, nel vento. Lassù il papà gli ha rivelato i segreti delle api e le sue segrete ambizioni e in quelle sere, Icaro si è sentito felice… Finché un giorno - imprigionati entrambi da Minosse, il terribile re di Creta che accusa Dedalo di tradimento - padre e figlio, si ritroveranno insieme con una infinità di tempo da condividere. Loro due soli, rinchiusi nel labirinto, la prigione a cielo aperto, inventata dallo stesso Dedalo, da cui è impossibile uscire. Ma tu papà puoi tutto! Sei il mio papà e sei anche inventore, dai inventa un’invenzione… trova la soluzione!
Ora Dedalo e Icaro, occhi negli occhi, soli, sotto quell’azzurro cielo di quel cielo speciale, cielo di Grecia, che se alzi un dito ti pare che lo puoi toccare, cercano insieme una via d’uscita. Ora padre e figlio sono davvero insieme, perché insieme progettano il loro futuro…
Lo spettacolo sviluppa la ricerca artistica di Daniela Nicosia intrapresa con La Favola di Orfeo - Premio quale Migliore Spettacolo al Festival Nazionale di Molfetta 2005 - circa la trasmissione del mito ai più piccoli con leggerezza e semplicità, grazie ad un accurato lavoro di drammaturgia.