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LA STORIA DI PIERINO E IL LUPO

da Pierino e il Lupo di Sergej Prokofiev

drammaturgia e regia Daniela Nicosia
con Massimiliano Di Corato e Giorgia Polloni
coreografie Clara Libertini
musiche Sergej Prokofiev
elementi scenografici Gianni Volpe
disegno luci Paolo Pellicciari
luci e suono Francesco Manzoni

“rumore di poca gente… un paese azzurro nel cielo”
Lorenzo

Questa è una storia semplice, immediata, vivace… È una storia che vogliamo raccontare con freschezza e delicatezza, non con le parole dei grandi ma con le grandi parole dei più piccoli… (Lorenzo insegna). Il fascino della composizione di Prokofiev sta nella felice intuizione di far raccontare la storia con la musica, di fare di ogni strumento dell’orchestra un personaggio. Per questo noi, da attori, vi raccontiamo questa storia con i nostri strumenti: la parola e il corpo, la danza e le immagini. Mentre la partitura musicale corre libera, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, mentre ad ogni replica ci abbandoniamo assieme a voi al piacere dell’ascolto, nelle zone di racconto già insite nell’opera, interveniamo con il nostro modo di raccontare, che assomiglia a quello antico dei cantastorie o cantastorie, e che risiede soprattutto nella voglia di cantare, di donare, di rendervi partecipi e persino protagonisti… insieme a Pierino, l’oca, il gatto, il nonno, l’uccellino… E i cacciatori? Beh quello spetta proprio a voi!

LO SPETTACOLO fa parte di un progetto esteso di educazione all’ascolto che associa l’educazione musicale a quella teatrale. La partitura di Prokofiev, eseguita per intero, diviene essa stessa drammaturgia e consente ai ragazzi di ascoltare la musica dentro la storia e di “leggere la storia nella musica”, sollecitandoli a riconoscere i personaggi dalle diverse sonorità, dai differenti strumenti e ritmi di esecuzione. Recitazione, musica, danza e immagine compongono così un armonico tessuto ricco, peraltro, di notevoli spunti comici e di riflessione: mediata dalla figura di un cantastorie, l’opera viene contestualizzata in una realtà di emigrazione. Pierino, bambino “solo” in un paese popolato da soli vecchi ha come “amici del cuore”: l’uccellino, l’anitra e il gatto. Una grande fame accomuna Pierino (che per un pezzo di pane si presta a far da “spalla” al cantastorie a sua volta affamato), gli abitanti di quel paese e il lupo che per mangiare, proprio come loro, deve “migrare” … Ma i lupi a questo mondo sono tanti e hanno tanti volti, bisogna imparare a riconoscerli e a difendersi…